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al testo di Carlo Rossi
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Come la spiga di grano
Sono pronto, Come i bruchi che fremono per diventare Farfalle. Colorati arabeschi di aria di cielo Dai campi di grano dell’Ucraina a qui, dove rosseggia, Quasi vergognandosi un poco, Il San Marzano. Ed io mordo ancora terra e vita Passando da potenti ghiacciai e uomini con le frecce. E’ tutta colpa della luna del cervo. Mi ritengo felice, Come chi ha la fortuna di mantenere in vita il ricordo di essa Fino alla fine dei suoi giorni. Fin chè posso Ancora ammirare il campo di grano maturo. Come la spiga. Il grano è ancora erba, e poi diventerà spiga, E poi farina, E poi pane. Questa è la vita. |
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